Dieci proposte per cambiare
Le idee del movimento “Libertà è Partecipazione” per il governo della Città di Troja
Le idee del movimento “Libertà è Partecipazione” per il governo della Città di Troja
1. Basta con il clientelismo. Vogliamo trasparenza e
meritocrazia
Basta con le raccomandazioni, con i favori e con la
distribuzione di incarichi e posti di lavoro con pratiche clientelari ed
esclusive. Vogliamo proporre con urgenza l’adozione di un codice etico di
condotta degli amministratori che vieti le pratiche clientelari, valorizzi i
più capaci e meritevoli e impegni gli amministratori alla massima trasparenza
personale e alla massima trasparenza di tutti gli atti comunali, comprese
fatture e pagamenti che devono essere pubblicati on line in modo chiaro e
accessibile per tutti i cittadini. Vogliamo che il codice etico vieti agli
amministratori di distribuire ogni genere di favori e raccomandazioni eludendo
la legge. Chi non rispetta il codice etico dovrà dimettersi. Proponiamo,
inoltre, che l’affidamento dei lavori pubblici e degli incarichi senza bando
sia regolamentato, che l’amministrazione produca un bilancio sociale annuale e chi
siano pubblicati resoconti periodici sull’attività amministrativa.
2. Basta con il disagio sociale e la povertà. Vogliamo lavoro e
opportunità per i giovani
3. Basta con la
cementificazione. Vogliamo la
riqualificazione delle aree urbane e il verde pubblico
Basta con la proliferazione inutile delle nuove
costruzioni (la popolazione diminuisce e noi continuiamo a costruire, che senso
ha?) basta con l’espansione delle periferie-dormitorio, basta con la riduzione
del verde pubblico. Vogliamo interrompere la cementificazione e il consumo del
suolo e avviare la riqualificazione del centro storico e delle zone degradate attraverso
incentivi alle ristrutturazione degli immobili, creazione di nuove aree verdi
attrezzate, affidamento di aree comunali ai cittadini per realizzare giardini,
consolidamento e rimboschimento dei pendii. Inoltre, per limitare l’impatto
ambientale degli edifici, vogliamo che gli appartamenti si dotino di alte
classi energetiche e bassa impronta ecologica e proponiamo, pertanto, incentivi
alle ristrutturazioni in bioedilizia e agli edifici che si rendono autosufficienti
sul piano energetico.
4. Basta con
gli sprechi nella pubblica amministrazione. Vogliamo l’efficienza e il
risparmio
Basta con le spese inutili nella pubblica
amministrazione, basta con scuole ed edifici pubblici energeticamente inefficienti
e strutturalmente insicuri, basta con l’illuminazione pubblica antiquata e
costosa. Vogliamo l’informatizzazione e la sburocratizzazione della pubblica
amministrazione attraverso l’attivazione di servizi e sportelli on-line, proponiamo
l’adozione di software open source che consentano di risparmiare sulle licenze
copyright e l’adozione di wi-fi pubblico e sistemi di telefonia voip che
consentano al Comune e ai cittadini di risparmiare sulle spese telefoniche.
Vogliamo installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo sui tetti degli
edifici pubblici e sostituire gradualmente tutta l’illuminazione pubblica con
impianti autoalimentati che consentano risparmio energetico ed economico.
Vogliamo, infine, riorganizzare e ottimizzare tutti i servizi e uffici pubblici
attraverso valutazioni e segnalazioni dei cittadini.
5. Basta con
l’inquinamento. Vogliamo una mobilità sostenibile
Basta con la proliferazione di mezzi di trasporto
inquinanti, con le strade e i marciapiedi sempre più dissestati, con le piste ciclabili a metà. Vogliamo
l’adozione di mezzi elettrici per il trasporto urbano e scolastico e intendiamo
promuovere sistemi di bike-sharing, car-sharing, car-pooling e “pedibus” per
promuovere una mobilità sostenibile e una riduzione dell’inquinamento. Vogliamo
il rifacimento del manto stradale ridottosi in condizioni disastrose, il
rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, il completamento e la
praticabilità della pista ciclabile, l’attivazione di dissuasori di velocità, il
controllo del traffico e le multe per chi non rispetta il codice della strada.
Vogliamo che siano ampliati e ben mantenuti i marciapiedi, perché il nostro è
un piccolo paese e può diventare un “paese pedonale” con più pedoni e meno
auto: camminare di più (che fa anche
bene) e usare di meno l’automobile.
6. Basta con il campanilismo.
Vogliamo un rilancio culturale e turistico di tutto il territorio
Basta con l’idea dell’autosufficienza
turistico-culturale della città di Troia. Vogliamo sostenere progetti ed
iniziative che innalzino la qualità dell’offerta culturale e incentivino il
flusso turistico in tutto il territorio. Vogliamo promuovere l’attivazione di
servizi turistico - culturali di alto profilo e l’inserimento della città di
Troia nei circuiti nazionali ed internazionali di qualità turistica, in linea
con quanto fatto da altri borghi dei Monti Dauni. Proponiamo di trasformare la
biblioteca in polo culturale polivalente e in spazio di aggregazione, aperto
tutto il giorno e a disposizione dei giovani e dei cittadini tutti. Vogliamo maggiore fruibilità del centro
storico e del suo patrimonio: per questo
proponiamo che il centro storico diventi isola pedonale permanente e che si
definisca un piano parcheggi efficace che renda il centro storico realmente
godibile per tutti.
7. Basta con il consumismo e i rifiuti incontrollati. Vogliamo la
riduzione, il riciclo ed il riuso
Basta con il consumismo e con la produzione
incontrollata dei rifiuti. Il problema dei rifiuti va risolto a monte. Vogliamo
proporre l’adozione di una Strategia Rifiuti Zero che preveda attività e
progetti che mirino innanzitutto alla riduzione dei rifiuti: sostegno alle attività che commercializzano
prodotti sfusi e alla spina (privi, quindi, degli inutili imballaggi
inquinanti), attivazione di fontane pubbliche per l’erogazione dell’acqua
minerale, incentivazione dell’auto compostaggio dell’umido. Vogliamo poi
incentivare il riuso, lo scambio e la riparazione dei beni attraverso
l’apertura di un centro di riuso e scambio dei beni usati, l’organizzazione di
mercatini dell’usato e giornate del baratto e la creazione di un centro per la
riparazione degli oggetti usati. Vogliamo poi migliorare la raccolta
differenziata incentivando i comportamenti virtuosi e sostenendo le buone
pratiche.
8. Basta con il declino
dell’agricoltura. Vogliamo un rilancio con il biologico e la filiera corta
Basta con l’agricoltura ridottasi a pigra e stanca riproduzione
delle stesse dinamiche , basta con l’agricoltura dei concimi chimici e dei
pesticidi inquinanti, basta con l’agricoltura incapace di trasformare e
commercializzare i propri prodotti. Vogliamo promuovere la creazione di una filiera
corta che rivaluti i prodotti a km zero a partire dai mercati locali,
attraverso la predisposizione di un’area mercatale per il commercio di prodotti
locali e attraverso l’attivazione di gruppi di acquisto solidali. Proponiamo
inoltre sostegno allo start-up per le imprese di trasformazione dei prodotti
agricoli e incentivi per la messa a coltura dei terreni abbandonati e lo sviluppo
di orti sociali. Vogliamo inoltre promuovere la creazione di presidi slow food
e organizzare seminari per l’innovazione agricola e per la diversificazione
delle colture. Il rilancio dell’agricoltura non può prescindere
dall’innovazione nel rispetto della natura e del creato.
9. Basta con le discriminazioni. Vogliamo la parità di genere e l'integrazione dei migranti e degli anziani
Basta con la violenza fisica e morale sulle donne,
basta con i pregiudizi sulle comunità
migranti, basta con l’abbandono degli
anziani. Proponiamo l’attivazione di servizi a difesa dei diritti delle donne:
uno sportello anti-violenza di genere e incentivi per l’imprenditorialità
femminile e per l’assunzione di personale femminile. Vogliamo l’attivazione di
uno sportello di assistenza dedicato ai migranti e proponiamo l’organizzazione
di iniziative socio-culturali e servizi per favorire l’integrazione con la
comunità locale. Vogliamo l’attivazione di servizi di assistenza agli anziani, la
creazione di un centro d’ascolto e l’organizzazione di reti di solidarietà per
la terza età.
10. Basta con le decisioni di pochi. Vogliamo la partecipazione di tutti
Basta con la politica ridottasi ad affare privato
di un manipolo di famiglie e dei soliti gruppi di interesse. Vogliamo che la
politica torni ad essere affare di tutti i cittadini. Per questo vogliamo che i
consigli comunali siano trasmessi in diretta su internet, vogliamo proseguire l’esperienza
del Bilancio Partecipativo aumentando il budget a disposizione e proponiamo di
tenere assemblee periodiche dell’amministrazione con la cittadinanza per ascoltare
i bisogni e le istanze della gente. Vogliamo organizzare votazioni e referendum
on-line su questioni di interesse collettivo e proponiamo, inoltre, di adottare
il metodo delle primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Vogliamo
attivare un front desk comunale per le relazioni con il pubblico e un blog dove
dialogare direttamente con l'amministrazione e inviare segnalazioni e domande
per rendere più efficace ed efficiente la macchina amministrativa.
Queste non sono promesse. Non vi
chiediamo di fidarvi di noi e di darci carta bianca. Vi chiediamo di
partecipare con noi alla costruzione di questo cambiamento, di rimboccarvi le
maniche, ciascuno secondo le proprie possibilità, e di fidarvi di voi stessi. Il
cambiamento non può essere vero se non è un cambiamento realizzato da tutti.
Troja, 30 aprile 2013
Movimento
Politico
“Libertà
è Partecipazione”