domenica 19 maggio 2013

10 proposte per cambiare Troja



Dieci proposte per cambiare
Le idee del movimento “Libertà è Partecipazione” per il governo della Città di Troja

 

1. Basta con il clientelismo. Vogliamo trasparenza e meritocrazia
 
Basta con le raccomandazioni, con i favori e con la distribuzione di incarichi e posti di lavoro con pratiche clientelari ed esclusive. Vogliamo proporre con urgenza l’adozione di un codice etico di condotta degli amministratori che vieti le pratiche clientelari, valorizzi i più capaci e meritevoli e impegni gli amministratori alla massima trasparenza personale e alla massima trasparenza di tutti gli atti comunali, comprese fatture e pagamenti che devono essere pubblicati on line in modo chiaro e accessibile per tutti i cittadini. Vogliamo che il codice etico vieti agli amministratori di distribuire ogni genere di favori e raccomandazioni eludendo la legge. Chi non rispetta il codice etico dovrà dimettersi. Proponiamo, inoltre, che l’affidamento dei lavori pubblici e degli incarichi senza bando sia regolamentato, che l’amministrazione produca un bilancio sociale annuale e chi siano pubblicati resoconti periodici sull’attività amministrativa.

2. Basta con il disagio sociale e la povertà. Vogliamo lavoro e opportunità per i giovani

Basta con la fuga dei giovani cervelli, con le nuove povertà e le nuove emigrazioni. Dobbiamo dare a tutti l’opportunità di costruirsi il proprio futuro in questa terra. Proponiamo di attivare un bando comunale che finanzi ogni anno l’avviamento di giovani imprese che intendono operare nel territorio comunale. Proponiamo di potenziare e migliorare il centro per l’impiego e i servizi di orientamento e informazione esistenti, con particolare attenzione alle possibilità di bandi e finanziamenti pubblici. Vogliamo lottare contro il lavoro nero e sostenere chi crea impresa e lavoro nel territorio comunale. Proponiamo assunzioni a turno di soggetti svantaggiati e un bando di gara annuale per l'affidamento di servizi di routine per consentire a tutte le imprese di concorrere a pari condizioni anche per i lavori di piccoli importi.

3. Basta con la cementificazione.  Vogliamo la riqualificazione delle aree urbane e il verde pubblico
 
Basta con la proliferazione inutile delle nuove costruzioni (la popolazione diminuisce e noi continuiamo a costruire, che senso ha?) basta con l’espansione delle periferie-dormitorio, basta con la riduzione del verde pubblico. Vogliamo interrompere la cementificazione e il consumo del suolo e avviare la riqualificazione del centro storico e delle zone degradate attraverso incentivi alle ristrutturazione degli immobili, creazione di nuove aree verdi attrezzate, affidamento di aree comunali ai cittadini per realizzare giardini, consolidamento e rimboschimento dei pendii. Inoltre, per limitare l’impatto ambientale degli edifici, vogliamo che gli appartamenti si dotino di alte classi energetiche e bassa impronta ecologica e proponiamo, pertanto, incentivi alle ristrutturazioni in bioedilizia e agli edifici che si rendono autosufficienti sul piano energetico.

4. Basta con gli sprechi nella pubblica amministrazione. Vogliamo l’efficienza e il risparmio  
 
Basta con le spese inutili nella pubblica amministrazione, basta con scuole ed edifici pubblici energeticamente inefficienti e strutturalmente insicuri, basta con l’illuminazione pubblica antiquata e costosa. Vogliamo l’informatizzazione e la sburocratizzazione della pubblica amministrazione attraverso l’attivazione di servizi e sportelli on-line, proponiamo l’adozione di software open source che consentano di risparmiare sulle licenze copyright e l’adozione di wi-fi pubblico e sistemi di telefonia voip che consentano al Comune e ai cittadini di risparmiare sulle spese telefoniche. Vogliamo installare impianti fotovoltaici per l’autoconsumo sui tetti degli edifici pubblici e sostituire gradualmente tutta l’illuminazione pubblica con impianti autoalimentati che consentano risparmio energetico ed economico. Vogliamo, infine, riorganizzare e ottimizzare tutti i servizi e uffici pubblici attraverso valutazioni e segnalazioni dei cittadini.

5. Basta con l’inquinamento. Vogliamo una mobilità sostenibile
 
Basta con la proliferazione di mezzi di trasporto inquinanti, con le strade e i marciapiedi sempre più dissestati,  con le piste ciclabili a metà. Vogliamo l’adozione di mezzi elettrici per il trasporto urbano e scolastico e intendiamo promuovere sistemi di bike-sharing, car-sharing, car-pooling e “pedibus” per promuovere una mobilità sostenibile e una riduzione dell’inquinamento. Vogliamo il rifacimento del manto stradale ridottosi in condizioni disastrose, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, il completamento e la praticabilità della pista ciclabile, l’attivazione di dissuasori di velocità, il controllo del traffico e le multe per chi non rispetta il codice della strada. Vogliamo che siano ampliati e ben mantenuti i marciapiedi, perché il nostro è un piccolo paese e può diventare un “paese pedonale” con più pedoni e meno auto:  camminare di più (che fa anche bene) e usare di meno l’automobile.

6. Basta con il campanilismo. Vogliamo un rilancio culturale e turistico di tutto il territorio
 
Basta con l’idea dell’autosufficienza turistico-culturale della città di Troia. Vogliamo sostenere progetti ed iniziative che innalzino la qualità dell’offerta culturale e incentivino il flusso turistico in tutto il territorio. Vogliamo promuovere l’attivazione di servizi turistico - culturali di alto profilo e l’inserimento della città di Troia nei circuiti nazionali ed internazionali di qualità turistica, in linea con quanto fatto da altri borghi dei Monti Dauni. Proponiamo di trasformare la biblioteca in polo culturale polivalente e in spazio di aggregazione, aperto tutto il giorno e a disposizione dei giovani e dei cittadini tutti.  Vogliamo maggiore fruibilità del centro storico e del suo patrimonio:  per questo proponiamo che il centro storico diventi isola pedonale permanente e che si definisca un piano parcheggi efficace che renda il centro storico realmente godibile per tutti.

7. Basta con il consumismo e i rifiuti incontrollati. Vogliamo la riduzione, il riciclo ed il riuso
 
Basta con il consumismo e con la produzione incontrollata dei rifiuti. Il problema dei rifiuti va risolto a monte. Vogliamo proporre l’adozione di una Strategia Rifiuti Zero che preveda attività e progetti che mirino innanzitutto alla riduzione dei rifiuti:  sostegno alle attività che commercializzano prodotti sfusi e alla spina (privi, quindi, degli inutili imballaggi inquinanti), attivazione di fontane pubbliche per l’erogazione dell’acqua minerale, incentivazione dell’auto compostaggio dell’umido. Vogliamo poi incentivare il riuso, lo scambio e la riparazione dei beni attraverso l’apertura di un centro di riuso e scambio dei beni usati, l’organizzazione di mercatini dell’usato e giornate del baratto e la creazione di un centro per la riparazione degli oggetti usati. Vogliamo poi migliorare la raccolta differenziata incentivando i comportamenti virtuosi e sostenendo le buone pratiche.

8. Basta con il declino dell’agricoltura. Vogliamo un rilancio con il biologico e la filiera corta  

Basta con l’agricoltura ridottasi a pigra e stanca riproduzione delle stesse dinamiche , basta con l’agricoltura dei concimi chimici e dei pesticidi inquinanti, basta con l’agricoltura incapace di trasformare e commercializzare i propri prodotti. Vogliamo promuovere la creazione di una filiera corta che rivaluti i prodotti a km zero a partire dai mercati locali, attraverso la predisposizione di un’area mercatale per il commercio di prodotti locali e attraverso l’attivazione di gruppi di acquisto solidali. Proponiamo inoltre sostegno allo start-up per le imprese di trasformazione dei prodotti agricoli e incentivi per la messa a coltura dei terreni abbandonati e lo sviluppo di orti sociali. Vogliamo inoltre promuovere la creazione di presidi slow food e organizzare seminari per l’innovazione agricola e per la diversificazione delle colture. Il rilancio dell’agricoltura non può prescindere dall’innovazione nel rispetto della natura e del creato.

9. Basta con le discriminazioni. Vogliamo la parità di genere e l'integrazione dei migranti e degli anziani

Basta con la violenza fisica e morale sulle donne, basta  con i pregiudizi sulle comunità migranti,  basta con l’abbandono degli anziani. Proponiamo l’attivazione di servizi a difesa dei diritti delle donne: uno sportello anti-violenza di genere e incentivi per l’imprenditorialità femminile e per l’assunzione di personale femminile. Vogliamo l’attivazione di uno sportello di assistenza dedicato ai migranti e proponiamo l’organizzazione di iniziative socio-culturali e servizi per favorire l’integrazione con la comunità locale. Vogliamo l’attivazione di servizi di assistenza agli anziani, la creazione di un centro d’ascolto e l’organizzazione di reti di solidarietà per la terza età.

10. Basta con le decisioni di pochi. Vogliamo la partecipazione di tutti

Basta con la politica ridottasi ad affare privato di un manipolo di famiglie e dei soliti gruppi di interesse. Vogliamo che la politica torni ad essere affare di tutti i cittadini. Per questo vogliamo che i consigli comunali siano trasmessi in diretta su internet, vogliamo proseguire l’esperienza del Bilancio Partecipativo aumentando il budget a disposizione e proponiamo di tenere assemblee periodiche dell’amministrazione con la cittadinanza per ascoltare i bisogni e le istanze della gente. Vogliamo organizzare votazioni e referendum on-line su questioni di interesse collettivo e proponiamo, inoltre, di adottare il metodo delle primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Vogliamo attivare un front desk comunale per le relazioni con il pubblico e un blog dove dialogare direttamente con l'amministrazione e inviare segnalazioni e domande per rendere più efficace ed efficiente la macchina amministrativa.

Queste non sono promesse. Non vi chiediamo di fidarvi di noi e di darci carta bianca. Vi chiediamo di partecipare con noi alla costruzione di questo cambiamento, di rimboccarvi le maniche, ciascuno secondo le proprie possibilità, e di fidarvi di voi stessi. Il cambiamento non può essere vero se non è un cambiamento realizzato da tutti.

Troja, 30 aprile 2013
Movimento Politico
“Libertà è Partecipazione”



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