Troia, 15 Luglio 2017
COMUNICATO STAMPA
Troia, un’ordinanza
del sindaco vieta 24h su 24 l’acquisto di bevande in vetro e lattina fino al 31
agosto
Non si potrà comprare neppure un’aranciata in lattina e berla
all’aperto. Perfino le bevande in plastica dovranno essere preventivamente
aperte dal venditore, anche nei supermarket. Il divieto è esteso a tutto il
centro abitato e a tutti gli esercizi
LéP: “Riconoscano
che si tratta di un errore dettato da superficialità e incapacità
amministrativa. È evidente che si tratta di un’ordinanza ridicola che farebbe
chiudere domani tutti i supermercati e i bar della città. E la smettano di
evocare ‘i fatti di Torino’ per giustificare questa figuraccia”.
TROIA – Da
alcuni giorni a Troia si discute di un'ordinanza a dir poco “sui generis”. Il
sindaco del Comune di Troia Leonardo Cavalieri ha infatti emanato un’ordinanza che vieta fino al 31 agosto la
vendita di bevande in contenitori di vetro e lattina in tutto il centro abitato
e senza limitazioni di orario. Non si tratta di un’ordinanza per un singolo
evento a rischio, non si tratta neppure di un’ordinanza che ha validità a
partire da una certa ora della sera fino alla mattina. No, il divieto vale 24 ore su 24 dal 15 luglio fino al 31 agosto. Il
divieto, inoltre, si applica a tutte le bevande, alcoliche o analcoliche, e in
tutto il paese.
Stando al
testo dell’ordinanza, dunque, i cittadini di Troia non potranno comprare nessuna
bevanda in contenitori di vetro e lattina. Pertanto non sarà possibile comprare
neppure una lattina di aranciata in un bar e berla all’aperto. Non sarà
possibile acquistare una bottiglia di vino in supermercato e condividerla con
gli amici la sera a casa. Niente di tutto ciò, è vietato dall’ordinanza. Perfino le bevande in bottiglie di plastica,
secondo l’ordinanza, dovranno essere preventivamente aperte dall’esercente al
momento dell’acquisto. Quindi se si compra una confezione d’acqua al
supermercato... il cassiere dovrebbe aprire tutte le bottiglie prima di
consegnarle (!).
Il sindaco, per
giustificare questo pastrocchio, fa un richiamo
accorato ai “fatti di Torino” sostenendo che l’ordinanza serve a limitare i
rischi in caso di eventi con grande afflusso di pubblico e che la stessa
sarebbe stata sollecitata da “organi preposti al controllo e alla sicurezza”.
Ora, da un lato è evidente a tutti che Troia non è Torino il richiamo ad un
fatto serio per giustificare una clamorosa fesseria denota la mancanza di senso
della misura del sindaco Cavalieri. Ma, ammesso che si debbano limitare le situazioni
di pericolo, e su questo cui tutti siamo d'accordo, è evidente che una ordinanza scritta così è una follia che farebbe
chiudere domani tutti i supermercati e i bar della città. Il sindaco
Cavalieri ammetta che si tratta di un
errore, di un pasticcio, di una figuraccia. Perché di questo si tratta, di un
atto frutto di superficialità e incapacità amministrativa di un sindaco
che non sa fare il suo lavoro.
Il movimento politico
"Libertà è Partecipazione" - Troia