COMUNICATO STAMPA
Troia, dopo
l’ordinanza-barzelletta sulle bevande, arriva la pista ciclabile che finisce in
mezzo ai campi
Mentre resta in piedi l’ordinanza che vieta 24h di
comprare lattine e bottiglie perfino nei supermarket, senza che sia stata
apportata alcune correzione, ne arriva una nuova: una pista ciclabile di 7km
che finisce in mezzo ai campi.
TROIA –
L’amministrazione comunale di Troia ci ha ormai abituato ad ordinanze e
progetti a dir poco “sui generis”. Un paio settimane fa veniva pubblicata la
bislacca ordinanza del sindaco Leonardo Cavalieri che vieta fino al 31 agosto
la vendita di bevande in contenitori di lattina e vetro (perfino in plastica, a
meno che non sia venduta …senza tappo) in tutto il centro abitato e senza
limitazioni di orario. Una ordinanza-barzelletta ha fatto ridere mezza
regione perché vieterebbe ai supermercati, in pratica, di vendere qualunque
bevanda e che, nonostante la vasta eco mediatica e nonostante le promesse
di “correttivi” è rimasta lì, di fatto ignorata e derisa da chiunque. Perché
ormai le ordinanze di Cavalieri sono talmente assurde che …è meglio non farle
neppure rispettare.
Ma l’assurdità non era
sufficiente e così l’amministrazione ne ha fatta un’altra: una pista ciclabile
che va a finire, diritta diritta, in mezzo ai campi. Proprio così: nell’ultimo
Consiglio Comunale la maggioranza ha approvato un progetto da un milione e
mezzo di euro per fare una linea retta che arriva fino a contrada S.Paolo e si
ferma lì, in piena campagna. In tutta franchezza: ma che razza di progetto
è? Scrivono un comunicato in cui annunciano un percorso che attraversa ad
anello il "centro abitato": ma dove? Ma di che stiamo parlando? Il
progetto attraversa solo pezzi del quartiere San Secondino recuperando parti
della pista già esistente e poi ti porta in linea retta in mezzo alla campagna
e si ferma lì, sulla strada.
Noi siamo da sempre
iper-favorevoli alla mobilità sostenibile e alla creazione di percorsi
ciclo-pedonali, ma questo progetto è semplicemente ridicolo! Come fai ad immaginare una pista che, d'un tratto,
finisce in mezzo ai campi? Vogliamo dirla la verità allora? La verità,
come affermato dalla maggioranza in Commissione, è che questo progetto deve
passare di lì per via di alcuni conflitti tra il Comune e i proprietari di alcuni
terreni a San Paolo: il tratturo, con il tempo, si sarebbe
"spostato" venendo invaso da alcuni proprietari e invadendo a sua
volta altre proprietà. E così, con i soldi di un progetto che passa di là,
si risolverebbe tutto. Altro che interesse verso la mobilità sostenibile.
Per noi subordinare un progetto del genere a piccole beghe di proprietà è
davvero assurdo e incomprensibile.
Noi abbiamo avanzato
delle proposte migliorative, abbiamo detto: facciamo un percorso ad anello
che colleghi la strada esterna San Paolo alla strada esterna Incoronata e
risalga su verso Troia. Altri nella minoranza hanno proposto: facciamo un
anello che giri intorno alla città. Insomma il messaggio era: riprendiamo
in mano il progetto e discutiamone insieme, discutiamone con la città e
verifichiamo alternative tecnicamente possibili. Ma niente, loro non hanno
bisogno di confronto. Loro sono bravi così. E la democrazia non sanno proprio
cos'è.
Cari amministratori,
governare bene vuol dire essere capaci di ascoltare la città e rispettare i
luoghi istituzionali di confronto. Voi avreste dovuto convocare la
Commissione competente mesi fa, e non due giorni prima del consiglio per
ratificare le vostre scelte. Avreste dovuto convocare un incontro pubblico con
la città per ascoltare le reazioni e le proposte dei cittadini. Se lo
aveste fatto, oggi non avreste approvato un progetto assurdo. Peccato, perché
anche una cosa bella rischia di trasformarsi nell'ennesima figuraccia
Troia, 04 Agosto 2017
Il movimento
politico
"Libertà è
Partecipazione"
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