È ormai parere
diffuso che la politica e gli affari amministrativi sono terreni di guadagno e
di speculazione personale o di pochi. Mai nessuno, invece, porta a conoscenza i
molti casi di buona amministrazione e di buona politica di quei comuni che si
battono per il risparmio energetico, per la riduzione dei rifiuti, per frenare
la cementificazione e il consumo del suolo, per la raccolta differenziata e il
riciclo, per sostenere il prodotto biologico e a KM Zero e per molte altre
pratiche che rientrano nei principi della “decrescita felice”. Ci
sono comuni che hanno fatto di tutto questo la base per le proprie scelte
amministrative che, oltre al rispetto di tutti questi valori, hanno portato a
un benessere economico e sociale sia individuale sia collettivo. Si tratta dei
cosiddetti “Comuni Virtuosi” (www.comunivirtuosi.org), comuni che sono riusciti
a mettere in atto idee innovative ed eccellenti, tramite le
quali stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili.
Significativo
ed esemplare è il caso del comune di Capannori (Lucca, 46mila abitanti) che
mediante l’ottimizzazione di servizi, quali la raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti, la sistemazione
delle fonti idriche è riuscito a risparmiare soldi che sono stati destinati al
sociale, alla cultura, all’istruzione, al sostegno delle fasce più deboli della
popolazione. Alcuni numeri che rendano meglio l’idea: dal 2005 è stata attivata
la raccolta differenziata porta a porta che ad oggi arriva all’82%; è stato
instituito un centro di raccolta di rifiuti che ha permesso di ridurre la
quantità di rifiuti prodotta e la mole di rifiuti portati in discarica (che ha
un costo), riuscendo a risparmiare nel 2010 circa 1.900.000€ con cui sono stati
assunti 50 nuovi operatori. Inoltre mediante un sistema di raccolta punti, in
base alla tipologia e alla quantità di prodotto riciclabile conferito dai
cittadini, è possibile ricevere 20€ per ogni 500 punti.
Ma
l’innovazione non è solo nella gestione dei rifiuti. Risistemando le fonti
idriche del posto ci sono ora 15 fonti di acqua gratuita, buona e controllata.
Quest’acqua è fornita anche agli asili e, nel giro di 3 anni, l’operazione ha
prodotto una diminuzione di 100 mila bottiglie acquistate con un risparmio di
circa 5.000 kg di plastica prodotta. E ancora, il piano case: grazie a
finanziamenti regionali è stata incentivata la ristrutturazione degli immobili
già presenti riducendo l’edificazione di nuovi alloggi con un minore impatto
per l’ambiente. Per le case popolari realizzate sono state applicate i principi
della bioarchitettura: case in legno a risparmio energetico, impianto solare e
geotermico per produzione di acqua calda ed energia elettrica con notevole
risparmio per le famiglie che ci abitano.
E
infine, ma non meno importante, la “filiera corta”: è stato creato un negozio
in cui è possibile acquistare 250 articoli “alla spina” (cioè privi di inutili
imballaggi inquinanti) di generi alimentari prodotti nel raggio di 70km. Questo
si trasforma in guadagno per i piccoli produttori della zona, guadagno per i
clienti (cibi buoni e a poco prezzo) e guadagno per l’ambiente poiché tutto è
venduto sfuso e senza imballaggi in plastica. I soldi risparmiati da queste
attività sono stati reinvestiti nella spesa sociale che costituisce il 30% di ogni
bilancio, attivando corsi d’italiano per stranieri e servizi di sostegno alla
scuola pubblica a fronte dei tagli ministeriali. Prima di
fare ciò sono state effettuate centinaia di assemblee cittadine per coinvolgere
e formare la comunità realizzando la vera democrazia tramite la “PARTECIPAZIONE DAL BASSO”, rendendo i cittadini protagonisti di una rivoluzione.
Questo è uno
degli esempi dei 48 “Comuni Virtuosi”. E a Troia? Da un anno è stata attivata
la raccolta dei rifiuti porta a porta. I risultati si devono ancora ottenere e
ci auspichiamo che nel prossimo futuro saranno degli stessi numeri di
Capannori. Necessario è il contributo di tutta la cittadinanza, che deve
comportasi civilmente evitando, per esempio, di gettare rifiuti lungo i pendii. Ma è necessario anche uno sforzo in più dell’amministrazione
che deve formare la popolazione e deve pretendere il pieno rispetto del
contratto con l’azienda appaltatrice. Edilizia: proliferano le nuove
costruzioni e il centro storico resta disabitato. Forse è il caso di fermarsi
con il cemento e dare contributi per la ristrutturazione e la riqualificazione
del centro storico. Di certo a
Troia non possiamo lamentarci di non contribuire alla produzione di energia
rinnovabile: siamo il primo comune d’Italia come mega impianto di energia
eolica e ora si è in attesa di un altro mega impianto, quello fotovoltaico, con
il quale saremo il primo comune installatore non in Italia, ma in Europa. Il
guadagno che si ottiene, e che si otterrebbe ancora di più nel caso del fotovoltaico
è straordinario, ma la modifica radicale del territorio? Il consumo del suolo? E
poi: esiste un piano per l’utilizzo di quelle risorse? E infine, cosa ancor più
importante: non sarebbe necessaria una consultazione popolare prima di prendere
decisioni che coinvolgono l’intera cittadinanza e il territorio? Noi crediamo di si, e siamo convinti che
l’amministrazione abbia fatto e stia facendo un errore nel non coinvolgere la
cittadinanza. Noi sogniamo e vorremmo realizzare una città che sia come
Capannori e come tutti quei Comuni Virtuosi che utilizzano le proprie risorse
per costruire un futuro più sostenibile.
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