A Troia ci sono 53 bambini che sono nati in Italia ma, per la legge,
sono ufficialmente "stranieri". Lo sono perché i genitori sono cittadini
di un altro paese. Il più delle volte questi bambini sono nati a Foggia
o a S.Giovanni Rotondo, come molti di noi. Sono bambini che conoscono
l'italiano molto più della lingua dei loro genitori, che frequentano le
scuole italiane e magari parlano in dialetto con i loro coetanei e
tifano per il Foggia, come molti di noi. Eppure fino al diciottesimo
anno di età, salvo condizioni particolari, restano "stranieri". Per noi
non lo sono. Per questo abbiamo deciso di raccogliere una proposta
dell'UNICEF e dell'ANCI, l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,
che invita tutti i Comuni a conferire a questi bambini, come atto
simbolico, la cittadinanza onoraria per sollecitare il Parlamento ad
approvare la legge sullo "Ius soli". Abbiamo perciò presentato una
mozione consiliare chiedendo che il Comune di Troia conferisca
simbolicamente la cittadinanza onoraria a questi minori ed esponga uno
striscione recante la scritta: "chi cresce in Italia è
italiano".Attendiamo ora che il Consiglio Comunale sia convocato e si
pronunci. È un piccolo gesto ma in questi tempi può significare tanto.
Movimento politico
Libertà è Partecipazione
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