venerdì 2 novembre 2018

17 settembre 2018 - Comunicato su rinvio a giudizio del sindaco di Troia

Qualche anno fa, poco prima delle elezioni, il PD pubblicò un manifesto sul rinvio a giudizio dei precedenti amministratori sottolineando la gravità di quanto accaduto e impegnandosi a non candidare rinviati a giudizio nella loro lista. Noi, che all'epoca eravamo alleati del PD, chiedemmo di incontrarci e discuterne per scriverlo insieme ma alla nostra richiesta di incontro dissero che non c'era tempo, che andava fatto subito, avevano fretta. Oggi evidentemente non hanno più fretta, anzi. Il rinviato a giudizio stavolta è il loro sindaco, Leonardo Cavalieri, e d'improvviso il PD è diventato silenzioso. Niente più manifesti, né tanto meno fretta di esprimersi in alcuna forma. Insomma quando i rinviati a giudizio sono avversari, cavalcano l'onda e diventano dei giustizieri. Quando sono i propri, diventano improvvisamente muti. Questo è ciò che allontana la gente dalla politica: l'ipocrisia insopportabile di chi doveva essere il cambiamento e invece è identico al passato. Anzi, peggio. Noi, di fronte a questi comportamenti, siamo felici di aver rotto quell'alleanza con il PD e di non esserci candidati con loro. Oggi avremmo difficoltà a stare zitti e muti come fanno tutti quelli che quattro anni fa sbraitavano di giustizia. Auguriamo al sindaco di dimostrare la sua innocenza, se può. Ma siamo ancora più convinti della nostra scelta di non aver nulla a che fare con questa compagine amministrativa. Perché l'ipocrisia e la politica di due pesi e due misure non ci piacevano allora e non ci piacciono neppure adesso.

Movimento politico
Libertà è Partecipazione

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